Il computer
fa parte della vita dei bambini. E la scuola trasforma l’appuntamento
con lo svago in opportunità di crescita. Il circolo didattico Japigia 1
fa da apripista: si sperimenta la formazione a distanza. Si impara in
classe e si continua a imparare a casa, giocando con il pc. La
piattaforma «baby e-learning» è una serie di percorsi destinati ai
piccoli studenti di scuola materna e di elementare, il cui accesso è
libero.
Il computer è
entrato con prepotenza anche nella vita dei bambini. E la scuola non si
è lasciata sfuggire l’occasione per trasformare l’appuntamento con lo
svago in opportunità di crescita. Il nono circolo didattico Japigia 1 fa
da apripista: la dirigente Patrizia Rossini si inventa la formazione a
distanza. Si impara in classe, dalle lezioni frontali delle maestre e
dalle interrogazioni dei compagni, e si continua a imparare a casa,
giocando con il c o m p u t e r.
La piattaforma «baby e-learning» è tutto questo: una serie di
percorsi destinati ai piccoli studenti sia di scuola materna che di
elementare il cui accesso è libero. «La piattaforma - spiega Patrizia
Rossini - consente agli alunni di utilizzare il pc per attività
didattiche e formative e al tempo stesso di consolidare, sotto la forma
del gioco, le competenze acquisite sui banchi».
Con la formazione a distanza si amplificano le capacità degli
eccellenti, a cui vengono offerti nuovi stimoli, e si curano i bambini
in difficoltà: le insegnanti possono predisporre interventi di recupero
per quanti non riescono a seguire il programma.
Quattro i percorsi: uno per gli alunni della scuola dell’in fanzia
(Il bosco incantato), uno relativo all’ambito
logico-matematico-scientifico (Il parco delle scoperte), uno di ambito
linguistico-storico-geografico (Il parco delle conoscenze), uno
attinente al campo artistico (Il parco dell’arte). Gli ambienti sono
animati da personaggi di fantasia che accompagnano i piccoli nei vari
itinerari.
Lo strumento multimediale è stato finanziato con i fondi Pon e sarà
diffuso in tutta Europa. Patrizia Rossini è stata invitata a presentare
il progetto in un convegno a Salerno sulla formazione a distanza. La sua
esperienza è risultata di valore pari a quella per esempio delle case
farmaceutiche che fanno formazione di alto livello servendosi del
computer.
La piattaforma del circolo didattico Japigia 1 sarà condivisa con i
partner dell’iniziativa Comenius «Europa culturale» e cioè con le scuole
di Cipro, Turchia, Olanda, Portogallo oltre che con una rete di scuole
europee.
«La piattaforma baby e-learning - dice la dirigente - è una
soluzione di insegnamento incentrata sullo studente, insegnamento che
non sostituisce la formazione classica, ma che dà all'alunno la
possibilità di scegliere percorsi personalizzati e alle docenti di
definire quali obiettivi l’alunno raggiunge attraverso i vari percorsi.
Vogliamo far crescere uomini e donne capaci di relazionarsi alla società
globale della conoscenza».
Il computer e il gioco per far appassionare i bambini alla scuola,
dunque. In linea con le direttive della Commissione europea che punta
sulla formazione a distanza per accelerare i cambiamenti nei sistemi di
istruzione. L’apprendimento interattivo e aperto è la nuova scommessa.
Antonella Fanizzi - La gazzetta del
mezzogiorno
21 settembre 2009 |